mercoledì 5 dicembre 2018

Siena, Mercato nel Campo - Quando la beneficenza è stellata

Siena è una città dalla bellezza ineguagliabile e durante eventi speciali diventa ancora più bella. Ormai da qualche anno a Siena, l'1 e 2 dicembre di tiene in Piazza del Campo, il Mercato nel Campo, dove artigiani da tutta Italia portano i loro prodotti e le loro creazioni all'ombra di una delle torri più belle del mondo.
Vi lascio qui un video che ho realizzato un paio di anni fa proprio in Piazza in occasione del Mercato.
Sono tanti gli eventi collaterali organizzati a Siena da Confesercenti durante questo week end di dicembre, e quello che di cui vi racconto qui parla di stelle, di bambini, di eccellenze italiane, di un luogo sacro per l'arte e, neanche a dirlo, di prelibatezze: La Cena delle Stelle.

La Cena delle Stelle 

In collaborazione con il ristorante Particolare di Siena e La consiglieria. Guida gastronomica non convenzionale di Nieva Zanco, chef stellati e chef brillanti hanno messo a disposizione la loro maestria per una causa più che nobile, una cena, servita nei locali del complesso museale Santa Maria alla Scala, il cui ricavato è destinato al reparto di Chirurgia Pediatrica dell'Ospedale le Scotte.
Ve la racconto:

Il Benvenuto

Giuseppe Maglione (Daniele Gourmet, Avellino), ci propone Tuscany Felix, una pizza con impasto di farina tipo 2 (non raffinata) e limone, con fior di latte di Agerola, mousse di ricotta e barbabietola, peperone crusco e chips di barbabietola. Il concetto è questo: abbandonare la tradizionale pizza napoletana per fare un salto nel passato, utilizzando farine non raffinate, ricche di crusca e sali minerali per "divertirsi" con farciture non convenzionali, ma ricercate e che rappresentino le eccellenze campane.



Gli Antipasti

Marco Leonelli (L’Antica Casina di Caccia, Villa di Piazzano, selezione Michelin) con la sua Pappa al Pomodoro 2018, ricrea visivamente un pomodoro maturo e ci stupisce con un classico all'ombra del molecolare, una cucina in cui non si spreca niente ma tutto viene utilizzato, perfino il picciolo del pomodoro, avvalendosi però delle tecniche più moderne di cottura. Rispetto maniacale dei sapori alla ricerca però di poetica ed estetica.



Segue Giovanni Vanacore (Rossellinis, Ravello, 1* Michelin), con La Caprese Nascosta, un classico italiano ma in versione moderna, senza però stravolgerne sapori né consistenze. Un guscio di eccellente mozzarella racchiude un cuore di pomodorino, sotto una spennellata di basilico, in un complesso di esaltazione reciproca di sapori e profumi.



Il Primo

Paolo Gramaglia (President, Pompei, 1* Michelin) ci lascia estasiati con il Riso Acquerello Giallo, un risotto (riso Acquerello invecchiato un anno) ai pomodorini gialli del Vesuvio che sa di iodio e di salsedine, grazie al gambero e al riccio di mare, ci porta al caldo sud italiano con un sentore di scorza di limone d'Amalfi e ci regala una leggera e profumatissima nota acidula con un crumble di lampone. Sapido, aromatico, cremoso, al primo assaggio la reazione è questa: staccare la schiena dalla sedia e, colpiti dalla piacevolezza, alzare la testa dal piatto ed elevarci sul posto di 5 millimetri e, aggiungo io, lasciarsi sfuggire una sequenza di "m" della durata di qualche secondo. Ecco quello che ricerca lo chef Gramaglia proponendo le sue creazioni, esattamente questa reazione, esattamente questi 5 millimetri (che per nel mio caso sono arrivati a 10).



I secondi

Ermanno Zago (Le Querce, Ponzano Veneto) con la sua Passaggiata nell'orto veneto d'inverno, porta nel piatto tutte quelle verdure venete tipiche della stagione fredda, dalla verza, al radicchio, il mais, i fagioli, la zucca, ma applica a questi ortaggi delle tecniche di cottura che, esaltandone le carattaristiche, e rispettandone le peculiarità organolettiche, le esaltano in tutto il loro sapore. Una nota in particolare sulla la zucca, all'esterno croccante, all'interno una crema, dolce e fragrante.



Daniel Calosci (Il Particolare di Siena, Siena), finalmente è il turno anche dei nostri ospiti, grazie ai quali, in collaborazione con La consiglieria. Guida gastronomica non convenzionale di Nieva Zanco, nasce la serata.
Lo chef Daniel ci fa volare con un Piccione tra le nuvole. Un piatto della tradizione senese, ricercato e mai banale, presentato in filetto blue, e in coscia ripiena della sua interiora. Una chicca completa il piatto, una creme brule d'anatra, estremamente delicata e amabile. L'occasione è solo pretesto per tornare a trovare il prima possibile al ristorante Daniel Calosci, Marco Gagliardi, Gianluigi Giglioni e il loro staff, che per tutta la cena ha offerto un servizio impeccabile alle più di 150 persone presenti in sala. Bravi!



Finalmente arriva il dolce 

Lo aspettavo dalle 19:30 circa, il dolce, composto da una degustazione di panettone, classico e con lamponi di Giancarlo Maistrello (Pasticceria Maistrello, Villaverla), e uno zabaione al passito di Pantelleria e vaniglia Bourbon Ettore Beligni, giovanissimo pasticcere di Siena, pastry chef del ristorante 3* Michelin di Londra The fat Duck e 2° classificato al  Valhrona C3 chocolat chef competition di New York 2018. Insomma uno dei migliori pasticceri al mondo.



Si chiude con il caffè, alla Napoletana però, fatto con la cuccumella e offerto dal caffè napoletano per eccellenza, Kimbo.


L'appuntamento è tra un anno, in Piazza.

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