Questa è una ricetta di famiglia, che, come tutte le ricetta di famiglia, passa di generazione in generazione su foglietti scritti a mano. Gli scaiozzi nella fotografie non li ho fatti io, ma mia zia Franca (qui la ricetta della sua focaccia pugliese alle cipolle), io ho solo testato che fossero venuti bene, e naturalmente ho testato e ritestato più e più volte per esserne totalmente certa.
Le quantità sono notevoli, potete naturalmente dimezzare tutte le dosi degli ingredienti per ottenere meno biscotti.
Ingredienti
1 kg di farina
200 g di zucchero
2 tazzine da caffè di olio di oliva
2 bustine di ammoniaca per dolci (40 g in tutto) diluita in mezza tazzina di latte caldo (non bollente)
1/2 bustina di lievito per dolci
150 g di mandorle pelate, tostate e tritate non troppo finemente (a granella diciamo, non farina)
100 g di cioccolato fondente tagliato al coltello
2 uova
1/2 cucchiaino da caffè di polvere di chiodi di garofano
1/2 cucchiaio da minestra di cannella in polvere
70 g di cacao amaro in polvere
latte all'occorrenza
Per la glassa al cacao (scileppo)
una tazza di acqua (circa 250 g)
1 kg di zucchero
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
Procedimento
1. Su una spianatoia ampia o in una ciotola molto capiente mescolare tutti gli ingredienti, dopo aver setacciato farina e cacao, e impastare fino a ottenere un composto da biscotti, liscio e omogeneo. Aiutarsi con un goccino di latte via via se l'impasto non dovesse risultare sufficientemente compatto.
Lasciar riposare l'impasto per mezz'ora circa.
2. Stendere l'impasto in una sfoglia di circa mezzo centimetro e ricavare con un coltello, o con la rotella, dei rombi di dimensioni anche diverse, non troppo perfetti.
3. Infornare i biscotti a 180° C per 7 minuti circa.
4. Preparate la glassa unendo in una casseruola capiente l'acqua e lo zucchero, mescolare bene e poi unire, setacciandolo, anche il cacao. Portate sul fuoco e fate bollire finché la quantità di liquido sarà diminuita e il composto risulterà abbastanza denso da velare bene i biscotti. Tuffate gli scaiozzi nella glassa, una volta ben ricoperti poggiateli sulla carta forno finché non saranno asciutti.
Torre Pali, Salve |
Piscine naturali di Marina di Serra |
A Lido Marini con mio papà Antonio e qualche anno dopo a Taranto con mio nonno Domenico |
Al mare, qualche anno fa, da sinistra mia nonna Giuseppina, la zia Franca, autrice degli scaiozzi, le mie cugine Antonietta e Lucia, mio fratello Davide e mia mamma Laudonia |
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